La Corte di Giustizia con una recentissima pronuncia del 26 novembre scorso ha inflitto un duro colpo al ministero dell’istruzione sancendo l’illegittimità dei contratti a tempo determinato ove raffrontati con le norme europee.

In particolare è stato previsto che, laddove i precari abbiano superato, con una sequenza contrattuale a termine, il periodo di  trentasei mesi di insegnamento, devono necessariamente essere assunti a tempo indeterminato ovvero risarciti, ove nel frattempo abbiano trovato altro impiego al di fuori della scuola.

Tale sentenza apre la strada a tanti possibili ricorsi che i soggetti legittimati potranno intentare innanzi al Giudice del Lavoro competente e che potranno garantire la trasformazione del rapporto a termine cessato in indeterminato. (© Avv. Dario Avolio)