Sentenza storica quella pronunciata dalla Corte di Cassazione il 16 novembre scorso.
I giudici di legittimità hanno infatti statuito che lasciare chiuso il cane in auto integra il reato di maltrattamento di animali di cui all’art. 544 ter c.p.
Il caso sotteso alla pronuncia trae origine da una segnalazione ai carabinieri fatta da un privato cittadino che aveva notato, in una calda giornata estiva, un cane chiuso in macchina con i finestrini chiusi.
Sul posto accorrevano le autorità locali, coadiuvate da un medico veterinario che provvedeva a prestare il primo soccorso all’animale estremamente provato dalle condizioni climatiche avverse.
Veniva quindi avviato il procedimento penale a carico della padrona dell’animale la quale, all’esito dei primi due gradi di giudizio, veniva condannata alla multa di 1000 euro, oltre alle spese processuali.
Ne seguiva quindi il ricorso in Cassazione da parte dell’imputata conclusosi con la recente sentenza citata in cui gli Ermellini hanno confermato la condanna per il reato ascritto motivando che “anche il veterinario intervenuto, aveva fatto notare che la situazione dell’animale denotava una particolare crudeltà del padrone nei suoi confronti perché è del tutto innaturale per un cane ritrovarsi in un ambiente tanto ristretto senza ricambio d’aria ed esposto al caldo.
Ciò può avergli provocato un particolare stato di ansia e di stress che ha causato anche la presenza di numerosi escrementi in auto”. (© Avv. Dario Avolio)