Rilevante intervento della Cassazione che, con sentenza n. 23973/2015, ha stabilito la perdita definitiva per la figlia del diritto all’assegno di mantenimento nel caso vi sia disconoscimento di paternità
Il caso sottoposto prende le mosse da una domanda giudiziale di mantenimento, avanzata da una ragazza nei primi due gradi di giudizio, in cui la stessa era rimasta soccombente per essersi accertato l’inesistenza del rapporto di procreazione con il padre citato in giudizio.
Da qui il ricorso in Cassazione volto a ribaltare la pronuncia negativa ottenuta da parte dei giudici di prime cure.
Gli Ermellini, tuttavia, hanno confermato gli approdi forniti dai giudici di merito precisando che il padre non è assolutamente tenuto a mantenere la figlia se scopre che non è sua anche a distanza di molti anni.
Ciò in quanto l’inesistenza del rapporto biologico di procreazione, da cui discende l’obbligo giuridico di mantenere la prole, in simili ipotesi viene meno e con esso il conseguente diritto al mantenimento.