La Corte Costituzionale, con ordinanza n. 143 dello scorso 20 aprile 2011, ha dichiarato la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale relativa alle spese di giustizia afferenti ai procedimenti di opposizione a sanzioni amministrative.
La decisione ha disatteso le aspettative di numerosi operatori del diritto e associazioni di consumatori, speranzosi nell’ottenimento di una pronuncia di incostituzionalità riferita alla normativa in oggetto che, come noto, ha introdotto il contributo unificato anche per quei procedimenti di valore fino ad € 1.100,00, esenti sino al 21.12.2009.
La novella legislativa aveva così condotto al paradosso di dover corrispondere un contributo unificato di € 33,00, oltre ad una marca da 8,00, anche per l’impugnativa di una sanzione per divieto di sosta di € 35,00.
Di qui la proposizione della questione di costituzionalità innanzi alla Consulta, facendo leva su un presunto intento deflattivo del legislatore che, per ridurre drasticamente il numero di controversie, avrebbe indirettamente costretto il cittadino a rinunciare a proporre ricorso, piuttosto che pagare una somma maggiore della sanzione stessa.
Lo scrutinio di legittimità ha, tuttavia, escluso profili di incostituzionalità riconoscendo la piena legittimità dell’intervento normativo e della conseguente introduzione del nuovo contributo unificato. (© Avv. Dario Avolio)